Volantino comontista distribuito a Firenze nel marzo 1972 in occasione della ‟Giornata del mutilato e invalido del lavoro”.
Domenica 19 marzo
Giornata del Mutilato
e Invalido del Lavoro
La Comunità dei Fantasmi Operosi
Festeggia e premia
i membri che maggior numero di
pezzi hanno dedicato alla
Sua perpetuazione nel
nome del Lavoro
Si rallegra inoltre
delle sempre più numerose
adesioni al Suo Progetto di
Unificazione di tutti i
produttori-consumatori di
merci materiali e di deologiche
(studenti impiegati operai hippie
politici parlamentari ed extra)
che sempre maggiori quantità
di energia e pezzi umani
mettono a disposizione
del Capitale
costituitosi
in Comunità Materiale
TUTTI ALLA PASSERELLA DEI MUTILATI
PER MEGLIO SOPPORTARE LA PROPRIA
MUTILAZIONE QUOTIDIANA
Nella fase attuale di dominio, Il Capitale giunge ad affermarsi come essere totale, completamente introiettato da ciascuno come modo sociale di produzione e di vita. La generalizzazione alla stragrande maggioranza degli uomini del lavoro, in quanto lavoro salariato necessario alla perpetuazione del Capitale (produzione di merci ideologiche), segna la totale capitalizzazione dell’uomo: la legge del lavoro viene ad essere considerata e vissuta come legge naturale ineluttabile.
Questa malefica allucinazione, e la sua amministrazione, sta alla base dello spettacolo miserabile della Giornata del Mutilato del lavoro; ognuno mistifica e si rende più tollerabile il peso della menomazione della propria reale essenza umana, in quanto puro oggetto nella produzione-consumo, alla vista di aborti più orribili di lui quantitativamente, ma qualitativamente eguali nell’asservimento alla legge del lavoro (guadagnare per vivere-vivere per guadagnare).
Lo scopo dei COMONTISTI come rivoluzionari coerenti è la distruzione della comunità fittizia del capitale nella sua esistenza materiale e ideologica (fissazione di ruoli al cui interno ciascuno amministra in modo schizofrenico la separazione, imposta dalla società delle merci come momento necessario all’annullamento della persona e la costituzione del legame (che nulla ha da spartire con i vari modelli di organizzazione politica del recupero) che porterà all’instaurazione della reale comunità dell’essere (Gemeinwesen).
i comontisti
cicl. in proprio, via Verdi 4