Milano, 24 ottobre 1972.
Il mercato delle vacche continua. Chiusi nell’immobilità di RUOLI-Bare, le MERCI-UMANE sfilano intoccabili lungo i marciapiedi. Da una parte, confezioni splendenti racchiudono il VUOTO, fra tette-coscie di plastica, chiedendo per sé il prezzo più alto, mercato permettendo. La “bellezza” estatica della MORTE raggiunge l’apice nel trionfo dell’inorganico sull’umano. Trucchi, nylon, vestiti, avvolgono in un abbraccio perenne. La carne è intoccabile (lo sarà ancora per poco). Solo l’apparenza, la forma divenuta contenuto, ha diritto di esistere in un mondo che allontana da sé la vita vedendo in essa il pericolo della sua distruzione. Dall’altra parte, i miti virili pagano la propria affermazione negando l’esistenza all’uomo, inventando il MASCHIO e conquistando nidi-tomba in cui giocare per sempre la macabra farsa dei “sentimenti”.
Oggi, l’unico rapporto permesso all’interno del regno dell’economia, è il reciproco scambio ed acquisito. La mia morte mi acquista il diritto eterno sulla tua. CREPATE finalmente vecchie baldracche & squallidi play-boy. Non ci interessano le vostre luride merci, né siamo più disposti a pagare alcun prezzo per la paraffina che vi riempie i cervelli.
Supplemento a COMONTISMO
cicl.in pr. 24.X.1972
via ausonio 8 MI