Nota storica: Olimpiadi di Monaco, 5 settembre 1972: un commando di otto combattenti palestinesi fa irruzione nel villaggio olimpico. Due atleti israeliani vengono uccisi immediatamente, gli altri nove sono presi in ostaggio. Dopo 21 ore di estenuanti trattative, seguite in diretta dalle tv di mezzo mondo, il massacro: il maldestro tentativo di blitz da parte della polizia tedesca finisce in un bagno di sangue. I nove membri della squadra olimpica saranno trucidati dai palestinesi e tre fedayn saranno arrestati.


Volantino fatto a Firenze, sospetto da Alfredo, che allora era particolarmente bilioso e ostile verso gli umani. (Paolo Ranieri)

L’ATLETA CADAVERE È IL MIGLIOR ATLETA

Adolfo Brandt ha realizzato il suo sogno: nel SUPER-LAGER di Monaco milioni di spettatori hanno potuto seguire dal vivo l’unico sport che realmente interessa: nella MORTE degli altri la propria MORTE.

Il superamento tecnologico del nazional-socialismo, ormai insediato a livello mondiale, ha permesso per la prima volta di vedere in DIRETTA il COLORE del sangue, riempiendo di giubilo le folle.

Tutti aspettavano il momento in cui il mistero si sarebbe svelato agli occhi dei fedeli adoranti: l’ideologia, finalmente nuda, appare per quello che è: AGONISMO, AGONIA, CACCIA.

Ognuno ha potuto vivere in privato, grazie all’interessamento di tante AUTORITà riunite, il vero sport internazionale, riscoprendo il gusto che dà l’appartenenza alla squadra vincente, quella POLIZIESCA.

Il turbamento è solo un gioco sottile, dietro cui si maschera la vera gioia di vedere-godere l’immenso funerale dell’umanità teletrasmesso e gioire insieme dell’immancabile VITTORIA.

La squadra palestinese, non invitata perchè miserabile e sporca, troppo attaccata alla vita bestiale, e quindi non disposta allo SPETTACOLO NAZISTA della FRATELLANZA in cui si traveste l’odio e dell’AGONISMO in cui si traveste la concorrenza nella società degli atleti dell’autosoppressione, la squadra palestinese, ha comunque voluto aderire a suo modo.

L’unico sport che gli ebrei loro permettono è la soppressione armata che gli fanno subire, ripetendo con mezzi moderni le gesta dei loro MAESTRI-ASSASSINI. I palestinesi hanno così pensato di aderire alla bella manifestazione proponendo ai sionisti una sfida nello sport che essi più amano.

Purtroppo per loro quello sport ha da tempo trovato fedeli praticanti in ogni parte del globo che sono corsi a dare man forte nel modo che meglio potevano, contribuendo così alla riuscita dello spettacolo; la strage, il vero trionfo dello spirito olimpico in cui i vincitori e vinti sono finalmente legati dal VINCOLO ETERNO.

I risultati raggiunti però, per quanto vivificati dal colore e dalla trasmissione in diretta, sono assai lontani dai RECORD di Città del Messico in cui per la prima volta si raggiunsero ragguardevoli cifre in fatto di CADAVERI.

IL MIGLIORE ATLETA È L’ATLETA MORTO