Volantino diffuso in ambito aziendale (probabilmente Fiat Lingotto) di istigazione al sabotaggio. Senza data.

SLEALTÀ CONTRO IL PADRONE
Compagni, domani lo sciopero indetto dai sindacati dà inizio ad un nuovo ciclo di lotte operaie dalle quali otterremo, nel migliore dei casi, alcuni vantaggi economici subito recuperati dal padrone con un aumento dei prezzi, mentre in sostanza non sarà cambiato nulla. L’UNICO VANTAGGIO SARÀ DI NON LAVORARE PER QUALCHE GIORNO.
Ma se i sindacati vogliono più soldi per gli operai, garantendo però la produzione al padrone, gli operai devono impadronirsi di più soldi e ridurre al minimo la produzione. Ma lo sciopero così come viene effettuato serve a poco: tutti sappiamo infatti che lo sciopero dichiarato dai sindacati lealmente e col dovuto preavviso ha un’efficacia limitata in quanto:
1) Dura poco ed il numero di ore annuali è preventivato dal padrone come tutti gli altri costi.
2) Il padrone conosce già in precedenza le nostre possibilità di resistenza.
3) È una forma di lotta leale, a viso aperto, in cui non diamo al padrone la produzione ma nello stesso tempo perdiamo una parte proporzionale di salario mentre il padrone, anche se resta privo della produzione, non perde immediatamente soldi. Inoltre ciò che perde può recuperarlo col taglio dei tempi quando alla fine dello sciopero si torna alla “normalità produttiva”.
MA LA LOTTA DI CLASSE NON CONOSCE REGOLE; se il padrone non ha scrupoli neanche noi non ne abbiamo. Ogni possibilità di lotta ci va bene, specialmente se non ufficiale. Sabotaggio e non collaborazione vanno bene, come hanno fatto i compagni della Mirafiori che hanno invaso un sottopassaggio di olio e come fanno ogni giorno centinaia di operai con mille trucchi. Oltre a ciò si è dimostrato efficace l’ASSENTEISMO che per di più non comporta alcun rischio. Ogni giorno molti di noi si mettono in mutua e sono pagati quasi per intero (dal prossimo anno lo saranno completamente). Questo modo è sleale, non tiene conto delle regole, ma proprio per questo danneggia il padrone: l’unico che ci perde è lui, in soldi ed in produzione. Noi non perdiamo nulla ma guadagniamo tempo liberato dalla MALEDIZIONE DEL LAVORO. A questo punto dobbiamo incominciare a metterci in mutua in massa tenendo però conto di alcuni rischi:
1) I capi possono spostare i presenti al posto degli assenti e farli lavorare di più.
2) Si tratta, come lo sciopero, di una lotta di difesa e non di attacco; difesa dalla fatica, dalla noia, dall’oppressione della fabbrica se la nostra assenza è limitata e non definitiva. L’assenteismo, per dare più danno al padrone e più piacere a noi deve essere organizzato:
1 – Occorre mettersi d’accordo con tutti quelli che fanno lo stesso lavoro così che i capi non possano sostituirli (ad esempio tutti i saldatori di un reparto, tutti gli elettricisti della manutenzione, etc.) provocando l’arresto di interi reparti.
2 – Non andare a lavorare altrove quando si resta in mutua: è inutile togliere la produzione ad un padrone per darla ad un altro. GLI ASSENTEISTI DEVONO INVECE TROVARSI PER MEGLIO ORGANIZZARSI E PER TROVARE FORME DI LOTTA SEMPRE PIÙ EFFICACI.
3 – Se i capi ci minacciano facciamo in modo che anche loro si assentino: ASPETTIAMOLI FUORI E METTIAMOLI IN MUTUA PER ALMENO OTTO GIORNI SALVO COMPLICAZIONI. LA LOTTA È EFFICACE QUANDO è DURA, SLEALE, INCIVILE (ODIAMO LA CIVILTÀ DEI PADRONI).
Finché la fabbrica è dei padroni e sono loro ad imporci la produzione LA FABBRICA NON CI SERVE; quando sarà nostra e solo allora potremo usarla per le nostre esigenze.
CONTRO I CAPI, CONTRO LA FABBRICA, CONTRO LA PRODUZIONE,
DIVENTIAMO INCIVILI!!!
Organizzazione Consiliare